Le funzioni sostitutive del piede artificiale
La funzione principale del piede artificiale è quella di permettere la deambulazione, ovvero quella di consentire la riproduzione del ciclo del passo, unità funzionale e periodica nella biomeccanica del cammino.
Ogni ciclo del passo è diviso in due periodi; la fase d’appoggio e la fase d’oscillazione. Nella prima entrambi i piedi sono al suolo ed il carico del peso del corpo è equamente diviso sui piedi. Nella seconda invece il piede opposto è sollevato per oscillare e l’intero peso del corpo è tenuto su una sola gamba. La fase terminale, invece, inizia con il contatto al suolo della gamba contro laterale a continua fino a che la gamba iniziale è sollevata per oscillare.
Durante la progettazione e l'analisi di un piede protesico, data la complessità del ciclo del passo, bisogna tener presente tre importanti fattori: la resistenza alla fatica, la rigidità e la duttilità.
Nel piede protesico 1c40 C-Walk, il
principio di base del funzionamento è dovuto alla connessione tra la forma a C in fibra di carbonio e la molla base, collegati tra loro
tramite un anello di controllo in titanio.
Al
contatto del tallone con il terreno, l’ammortizzazione viene fornita grazie alla molla a C che, compressa, si
chiude in corrispondenza di un certo angolo. La flessione plantare che ne deriva,
rende possibile un contatto veloce con il terreno. Durante
il passo, la molla a C si apre, l'energia salvata durante la compressione al
contatto del tallone col suolo viene liberata e il paziente si sente supportato dalla protesi.
Fonti:
Protesi di arto inferiore: i piedi protesici
Fascicolo illustrativo piede protesico 1C40 C-Walk
Ciclo del passo
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